Vittorio oggi

Vittorio Veneto oggi è una cittadina tra i 95 comuni che compongono la provincia di Treviso, che ha ben risolto i problemi dell’integrazione delle sue due “comunità costituenti”, di fatto fuse in un tessuto sociale e paesaggistico univoco.

Giusto per non perdere gli antichi blasoni, i suoi cittadini ancor oggi tuttavia amano distinguersi in Cenedesi o Serravallesi.

Attualmente, la comunità vittoriese è formata da circa 29 mila abitanti distribuiti nei sette quartieri che la compongono: San Giacomo, Centro, Serravalle-S.Andrea, Costa-Meschio, Ceneda, Val dei Fiori e Val Lapisina, in cui si fondono le località di San Giacomo di Veglia, Cozzuolo, Confin, Carpesica, Formeniga, Longhere, Fais, Nove, Fadalto, S.Floriano, Manzana, S.Lorenzo, Vizza.

Le antiche fabbriche manifatturiere, di acciaio e del tessile, che da sempre l’hanno caratterizzata e che seguivano per la maggior parte il vivace corso del fiume Meschio, oggi sono state sostituite da altre e più numerose, legate alle diverse produzioni richieste da un’economia globale. Le principali attività sono collocate nella zona industriale di San Giacomo, uno dei maggiori poli industriali regionali, non solo per la molteplicità delle produzioni, ma anche per l'importanza e la qualità consolidata di Aziende note a livello nazionale e internazionale.

Se oggi Vittorio Veneto si presenta come un importante centro artigianale e industriale, non nasconde tuttavia anche la sua spiccata vocazione di città d’arte, della musica e del vino. La città si propone sempre più come meta turistica, grazie alla mitezza del clima, unitamente al fascino delle bellezze naturali ed artistiche e all'interesse delle memorie storiche antiche e recenti, che ne fanno uno dei centri più suggestivi del Veneto, autentico contenitore di paesaggi multiformi e di luoghi da visitare e da scoprire.

Raggiunta dall’autostrada A27, la città si presta ad essere visitata con modalità diverse, per apprezzarne i differenti aspetti e la piacevole immagine di ospitalità e di interesse. L'ideale è percorrere a piedi il tragitto che unisce Ceneda a Serravalle, o viceversa, passando per il centro, abbellito dai curatissimi giardini. E' così possibile ammirare le facciate dei palazzi, le ville sorte lungo Viale della Vittoria, gli scorci verso le colline circostanti, vera e propria palestra "en plein air" per gli appassionati delle passeggiate, della corsa, del nordic walking e della mountain bike.

Grazie ad un razionale sistema di sensi unici, Vittorio Veneto è comunque facilmente percorribile anche in automobile: il traffico è scorrevole e i parcheggi ben distribuiti anche nel centro storico di Serravalle.

Vittorio Veneto è in grado di offrire innumerevoli attrattive in ogni stagione. Percorsi pianeggianti, completamente immersi nel verde, si alternano a strade collinari e a ripide salite, snodandosi in panorami di grande bellezza e suggestione, incisi da borghi, ville, castelli, chiese, patrimonio di tradizioni custodite gelosamente. La città è nota anche per la vicinanza al Bosco del Cansiglio, la seconda foresta demaniale d’Italia, attrezzata per sport invernali, golf ed escursioni, distante dal centro della città una ventina di chilometri. 

Autentica, pur nella modernità imposta dal progresso, e impermeabile allo stress della sfrenata globalizzazione, Vittorio Veneto è ancora una città a misura d’uomo, un giusto equilibrio tra storia, natura, tradizioni, artigianato, industria e terzo settore.

Città della musica

Vittorio Veneto è anche “città della musica”. E' infatti sede di manifestazioni musicali di livello nazionale, distribuite nel corso dell’anno. Nel mese di maggio ha luogo il Concorso nazionale corale "Trofei Città di Vittorio Veneto", al quale partecipano i più importanti e qualificati complessi corali amatoriali italiani. Alla fine di settembre è la volta del Concorso Nazionale Biennale di Violino "Premio Città di Vittorio Veneto" e delle Rassegne Nazionali d’Archi “Mario Benvenuti”, che negli oltre quarant'anni di vita hanno lanciato strumentisti di talento, ora star di fama internazionale. Entrambe la manifestazioni sono organizzate dal Comune di Vittorio Veneto. Nel mese di giugno, inoltre, a cura di un'associazione cittadina, si svolge a Serravalle il Festival "Mandolini a Serravalle", manifestazione nazionale e internazionale dedicata al mandolino e agli strumenti a plettro, pressoché unica in Italia. Da ricordare anche la Rassegna d'Organo del Duomo di Serravalle e i molti concerti e rassegne corali organizzati durante l'anno dai numerosi cori cittadini.

Città dell'arte

Con l'inaugurazione del Museo del Baco da seta nel 2010, sono ben otto i musei - pubblici e privati - aperti a Vittorio Veneto, secondo polo museale della provincia di Treviso:
la Galleria Civica “Vittorio Emanuele II”, a Villa Croze, che ha raccolto una donazione lasciata alla città dal professor Giovanni Paludetti, oltre 600 opere d’arte dal 1500 ai contemporanei, il Museo d’arte sacra “Albino Luciani”, il Museo archeologico del Cenedese, il Museo della Battaglia, il Museo di scienze naturali “Antonio De Nardi”, il Museo Palazzo Minucci, il Museo geologico di Nove.

Città del vino

Posta in piena area di produzione del Prosecco Superiore D.O.C.G., e situata sulla “Strada del Prosecco e dei Colli Conegliano e Valdobbiadene”, Vittorio Veneto si caratterizza per la lunga tradizione di vinificazione del vino bianco, soprattutto ottenuto da uvaggio tra Prosecco, Verdiso, Bianchetta e Boschera, sia sul territorio comunale collinare che su quello limitrofo, dove si possono ammirare autentiche distese di vigneti e coltivazioni diverse della vite. Tra le manifestazioni a tema, spiccano la Mostra dei Vini e delle Grappe “Città di Vittorio Veneto” e "Vini in Loggia", entrambe inserite nel circuito Primavera del Prosecco. La città fa parte dell'Associazione Città del Vino e partecipa al Palio Nazionale delle Botti delle Città del Vino, istituito nel 2007 per festeggiare i venti anni dell'Associazione. Si tratta di una manifestazione a carattere nazionale, a cui  partecipano i Comuni Soci, che si sfidano facendo rotolare e spingendo botti di 500 litri per le vie dei centri storici delle Città del Vino di tutta Italia. I vincitori delle selezioni si aggiudicano il diritto di partecipare alla finalissima, nella quale viene decretata la città vincitrice del Palio.

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